Permessi di Soggiorno, ANCI chiede chiarimenti al Ministero: Urgono indicazioni sul contributo a carico degli stranieri dichiarato illegittimo
A quasi trenta giorni dalla sentenza del TAR del Lazio, l’ANCI chiede al Sottosegretario all'Interno Manzione chiarimenti sulle nuove procedure
Ad un mese dalla sentenza del TAR Lazio che annulla il pagamento del contributo per il rilascio ed il rinnovo del permesso di soggiorno, l’ANCI chiede al Ministero degli Interni di fare chiarezza sulle nuove procedure. La sentenza del tribunale amministrativo regionale 06095/2016, depositata lo scorso 24 maggio, ha infatti sancito l’illegittimità del contributo, variabile da 80 a 200 euro, richiesto ai cittadini stranieri per l’ottenimento dei documenti di soggiorno. A chiederlo è il delegato ANCI all’Immigrazione e sindaco di Prato, Matteo Biffoni, in una lettera inviata al sottosegretario all’Interno Domenico Manzione e al capo della Polizia Franco Gabrielli.
“In considerazione della palese applicabilità immediata della sentenza - scrive Biffoni – occorrono urgenti indicazioni, nelle more di un eventuale provvedimento amministrativo sostitutivo del decreto ministeriale del 6 ottobre 2011. Ci risulta infatti – continua il delegato ANCI - che si stiano consolidando prassi applicative difformi sui territori, con manifesti rischi di sperequazione a danno dei cittadini stranieri in caso di pagamenti di importi non dovuti, oltreché conseguente rischio di danno erariale”. Da qui la richiesta, anche alla luce della “decennale partecipazione di Anci al sistema di rilascio e rinnovo dei permessi di soggiorno, che ha consentito alla nostra Associazione di attivare oltre 400 sportelli che forniscono servizi di accompagnamento e supporto ai cittadini stranieri nella compilazione delle domande di rilascio e rinnovo dei permessi di soggiorno”.