Decreto Legge su Sicurezza e Immigrazione
Introdotto il permesso per "casi speciali" al posto della protezione umanitaria
Entrata in vigore il 5 ottobre il decreto legge su Sicurezza e Immigrazione (dl 4 ottobre 2018, n.113, “Disposizioni urgenti in materia di protezione internazionale e immigrazione, sicurezza pubblica, nonchè misure per la funzionalità del ministero dell'interno e l'organizzazione e il funzionamento dell'Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata”).
Pubblicata la Circolare n. 15 del 18 ottobre 2018, la quale specifica che il permesso di soggiorno per richiesta di protezione internazionale di cui all'art.4 comma1 del d.lgs n. 142/2015, non potrà consentire l'iscrizione anagrafica.
In particolare il dl 4 ottobre, n. 113, introduce una serie di novità in materia di immigrazione e protezione internazionale, di sicurezza pubblica e di prevenzione e contrasto al terrorismo e alla criminalità mafiosa. Il decreto prevede misure per contrastare l’immigrazione illegale, garantendo l’effettività dell’esecuzione dei provvedimenti di espulsione; inoltre, il decreto disciplina i casi speciali di permesso di soggiorno temporaneo per esigenze di carattere umanitario. Sono definite, poi, nuove regole in materia di revoca dello status di protezione internazionale, in conseguenza dell’accertamento della commissione di gravi reati. Tra le misure previste, la razionalizzazione del ricorso al Sistema di protezione per i titolari di protezione internazionale e per i minori stranieri non accompagnati. Per quanto riguarda l'acquisizione della cittadinanza italiana, viene aumentato l'importo del contributo da 200 a 250 euro e il termine di definizione dei procedimenti passa da 24 a 48 mesi dalla data di presentazione della domanda. Viene prevista inoltre la revoca della cittadinanza italiana nei confronti di chi è stato condannato in via definitiva per terrorismo.