Immigrazione - Zanonato: "Servono strumenti economici e normativi, più patto non belligeranza nella politica"
"Esigere il rispetto della legalità, ma procedere anche sul terreno dei diritti: cittadinanza agli stranieri nati in Italia"
MILANO - Per affrontare il fenomeno dell’immigrazione le città devono “governare processi complessi. E’ fondamentale, dunque, non solo attuare politiche avanzate di integrazione, ma anche avere gli strumenti per metterle in pratica”. Lo afferma il delegato alla Sicurezza dell’ANCI e sindaco di Padova, Flavio Zanonato, parlando nel corso della Seconda conferenza nazionale sull’immigrazione in corso a Milano. Zanonato fa riferimento soprattutto alla necessità di “tre tipi di strumenti”. Innanzitutto servono quelli economici: “Diritti come la casa o l’inserimento e l’ospitalità nei confronti dei bambini e delle giovani mamme sono sacrosanti – spiega Zanonato – ma ad oggi il problema ricade interamente sulle casse dei Comuni”. C’è bisogno anche di strumenti normativi, e secondo Zanonato in particolare di “misure più efficaci nell'espulsione di fronte a comportamenti scorretti e illegali. Il rischio che si correrebbe altrimenti sarebbe quello di corrompere intere comunità, composte invece per la maggior parte da persone per bene”. Infine, per Zanonato, vincere la sfida dell’integrazione vuol dire anche “creare un clima politico e culturale che consenta di fare passi concreti. Se consentiamo che si crei un clima in cui il cittadino che arriva da un altro Paese viene considerato in partenza come avversario, e' quasi impossibile fare azioni concrete” Occorre dunque “un patto di non belligeranza nella politica per affrontare il problema al meglio”.
Infine Zanonato ribadisce che “integrazione e legalita' vanno di pari passo, ma non vogliamo fare compromessi al ribasso. Percio' esigiamo con fermezza il rispetto della legalità, ma continuiamo a proseguire anche sul terreno dei diritti”. Ad esempio, per il delegato ANCI, “sarebbe giusto riconoscere il diritto di cittadinanza ai figli di immigrati che nascono in Italia”.
Fonte: www.interno.it